L’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri è fondata a Trento dall'Associazione Cristiana dei Lavoratori Italiani (ACLI), dall’Associazione Trentini nel Mondo, dalla Fondazione Caritas Tridentina e dal Centro Missionario Diocesano. L’Associazione nasce per accogliere gli immigrati, fornire loro l’assistenza nella ricerca del lavoro, dell’alloggio e nella fruizione dei servizi sociali, proponendosi altresì di realizzare attività di sensibilizzazione sul territorio al fine di migliorare la loro integrazione.
La rilevanza del servizio offerto da ATAS viene ben presto valorizzata dalla Provincia Autonoma di Trento tanto che si giunge alla stipula della Convenzione ai sensi della l.p. 2 maggio 1990, n. 13. Attraverso questo atto l'ente pubblico affida all'Associazione la gestione del centro di ascolto e di informazione istituito presso la sede dell'Associazione stessa. La Convenzione prevede inoltre che ATAS gestisca alcuni appartamenti (per un totale di 108 posti letto per singoli e 2 unità abitative per famiglie) destinati a soddisfare i bisogni abitativi degli stranieri.
Viene aperto il primo sportello informativo di ATAS a Rovereto che rilascia informazioni legislative, giuridiche e amministrative; effettua servizio di segretariato sociale, di orientamento e di informazione sulle istituzioni presenti sul territorio; offre anche in casi particolarmente complessi l'accompagnamento presso gli uffici pubblici.
A conferma della bontà dell’attività svolta da ATAS la Convenzione con la Provincia Autonoma di Trento viene rinnovata, e così avviene anche nel 1998 e nel 2000, trasformandosi da Convenzione "a bilancio" a Convenzione "a servizi", conferendo via via un carattere istituzionale alla collaborazione con l’ente pubblico.
Viene aperto a Riva del Garda uno sportello informativo che tramite il servizio diretto e a contatto con il pubblico offre informazione, assistenza ed orientamento al lavoro, oltre a mediazione nelle problematiche connesse al fenomeno immigrazione.
L’Università di Verona stipula con ATAS un accordo di tirocinio, formazione e orientamento al fine di favorire la formazione professionale dei giovani laureati ed offrire agli stessi la possibilità di partecipare ad alcune attività dell’Associazione.
L'Associazione Trentina Accoglienza Stranieri è iscritta all'anagrafe delle onlus, sulla base del nuovo decreto legislativo n. 460/97. La continua proliferazione di leggi e regolamenti in materia di immigrazione richiede un costante aggiornamento che porta alla creazione di un servizio di consulenza legale.
L’Università di Trento stipula con ATAS onlus un accordo di tirocinio, formazione ed orientamento al fine di favorire la formazione professionale dei giovani laureati ed offrire agli stessi la possibilità di partecipare ad alcune attività dell’Associazione
La Provincia di Trento conferisce all'Associazione un nuovo incarico consistente nell’attuazione dell’iniziativa "Progetto Formazione del Forum Trentino per la Pace" (dal 2004 gestito da ATAS Cultura). Questa nuova attività, svolta in collaborazione con il Centro Millevoci, rivolta a tutta la comunità trentina ed in particolare al mondo della scuola, è finalizzata alla diffusione di interventi formativi nell’ambito della cultura della pace e della mondialità attraverso il lavoro di rete e al collegamento tra il mondo della scuola e la realtà associazionistica non-profit trentina.
La Direzione della Casa Circondariale di Rovereto e ATAS onlus stipulano una Convenzione che disciplina il reperimento, la formazione, la gestione di operatori per l'offerta di servizi socio-assistenziali, di mediazione-traduzione a favore dei detenuti stranieri e di supporto a favore degli operatori dell'Istituto.
Lo stesso tipo di collaborazione è proseguito anche con la Casa Circondariale di Trento nell’ambito dei rapporti relazionali con i soggetti stranieri con problemi di comprensione ed espressione della lingua italiana.
Con il costante aumento dei flussi migratori si rende necessario aprire a Tione di Trento uno sportello informativo che offre al pubblico servizi di consulenza legale, sociale e gestisce i rapporti con gli stranieri sul territorio.
Ad ATAS onlus viene assegnato il premio "Un’associazione per la collettività", promosso dalla rivista "U.C.T. Uomo Città Territorio" nell'ambito dell'annuale manifestazione intitolata "Il Trentino dell’Anno" che premia i soggetti che si siano distinti per impegno a livello nazionale ed internazionale all’interno dei settori culturale, economico, scientifico e sociale. ATAS onlus ottiene il prestigioso riconoscimento civile per la sua opera altamente qualificata nel settore dell'immigrazione e che contribuisce allo sviluppo ed alla valorizzazione del Trentino in Italia e nel mondo.
L’ente pubblico chiede la collaborazione del personale ATAS onlus al fine di attivare il servizio di informazione ed orientamento svolto presso il "Centro Informativo Provinciale per l’Immigrazione – CINFORMI”.
ATAS onlus nel corso degli anni e grazie all’opera dei volontari, sviluppa importanti attività rivolte all’assistenza ed all’informazione degli stranieri in carcere, all’organizzazione di corsi di lingua italiana e di sostegno all’esame teorico della patente di guida B, nonché iniziative in grado di contribuire alla conoscenza ed alla valorizzazione delle tradizioni, della lingua e della cultura degli stranieri.
Si realizzano due importanti progetti: il Progetto "Giustizia Legalità Territorio" ed il Progetto "Il Gioco degli Specchi" (dal 2004 viene gestito da ATAS Cultura – Il Gioco degli Specchi).
Il primo si occupa, da un lato, della valorizzazione del diritto all’informazione per i detenuti stranieri e dall’altro tenta di realizzare un percorso sperimentale di formazione e di interazione tra soggetti e figure professionali coinvolte.
Il secondo, invece, è un importante Festival Letterario, che proseguirà anche negli anni successivi, che coinvolge la comunità trentina allo scopo di promuovere e valorizzare la cultura e la letteratura dei migranti, degli immigrati e degli emigrati.
La sede dell'Associazione Trentina Accoglienza Stranieri onlus in Via Madruzzo, 21 a Trento ottiene l'accreditamento della Provincia Autonoma di Trento per l'attuazione degli interventi formativi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo.
ATAS onlus aderisce al Consorzio Promocare nell’ambito del Programma Comunitaria EQUAL riguardante la promozione delle donne immigrate nei servizi di cura e finanziato dalla Commissione Europea.
Il progetto Equal Promocare contribuisce alla nascita dell'Associazione Donne Immigrate “Agorà”, grazie al supporto di ATAS onlus e di altri partner del progetto.
Nel mese di luglio, per rispondere a nuove esigenze di carattere sia sociale che normativo ATAS onlus contribuisce alla costituzione di un’associazione che prende nome di “ATAS Cultura”, che dal 2009 prende il nome di “Il Gioco degli Specchi”. L'Associazione consorella ha lo scopo generale di promuovere attività culturali e sociali valorizzando la dignità della persona umana e le potenzialità positive dei fenomeni migratori.
Viene trasferito ad Arco lo sportello informativo che aveva sede a Riva del Garda e che offre un servizio di informazione, di assistenza e di orientamento al lavoro oltre che di mediazione nelle problematiche connesse al fenomeno d'immigrazione.
L’Associazione gestisce più di 70 alloggi nei quali sono ospitati circa 350 immigrati.
Di fronte ai rapidi cambiamenti del fenomeno dell’immigrazione ATAS onlus cerca di offrire una risposta tempestiva ed efficace al fine di soddisfare in tempi brevi le nuove esigenze che emergono dalle comunità straniere offrendo una nuova gamma di servizi.
Presso la Sede Centrale di ATAS onlus viene strutturato lo sportello informativo del Consorzio Promocare.
A febbraio è inaugurato "Atas Point”, il primo “social web point” per supportare la comunicazione tra gli immigrati e le loro famiglie all'estero.
A marzo prende il via il progetto sperimentale “Microcredito agli immigrati stranieri” che offre l’opportunità di crescita personale e socio-economica ad immigrati che hanno difficoltà nell’accesso al credito. Nel progetto, sviluppato con la partnership della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine e del Comune di Trento, assume un ruolo centrale ATAS onlus alla quale è stato affidato il compito di svolgere attività di analisi preliminari di carattere sociale e conoscitivo dei soggetti richiedenti il prestito.
A novembre viene inaugurata la nuova sede di ATAS onlus a Cles presso il Comprensorio Valle di Non.
I servizi di ATAS onlus sono realizzati sulla base di due distinte Convenzioni con la Provincia Autonoma di Trento: una Convenzione in relazione ai servizi alloggiativi, una distinta Convenzione in relazione ai servizi di consulenza legale e sociale realizzati dagli operatori di ATAS onlus presso Cinformi.
ATAS onlus si accredita presso il Ministero della Solidarietà Sociale - Direzione Generale dell’Immigrazione, prima sezione del Registro nazionale degli enti e delle associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati ai sensi dell’art. 42, comma 2, del Decreto Legislativo 25 Luglio 1998, n.286.
ATAS onlus si accredita presso l'Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del Servizio Volontario Europeo, Azione 2 del Programma comunitario Gioventù in Azione. L’obiettivo è di infondere nei giovani europei di provenienza straniera un senso di cittadinanza attiva, di solidarietà e di tolleranza, coinvolgendoli nella costruzione del futuro dell’Unione.
Vengono approvate dalla Giunta Provinciale le delibera n. 2410 d.d. 26 settembre e n. 2938 d.d. 7 novembre che contengono la nuova “Disciplina dell’accoglienza temporanea negli alloggi” in relazione alla l.p. 13/1990. Tra le novità introdotte, la disciplina estende la possibilità di accedere agli alloggi anche ai cittadini comunitari e italiani in situazione di disagio.
Le energie dell’Associazione sono impegnate nell’applicazione della nuova “Disciplina dell’accoglienza negli alloggi”, che ha stabilito nuove modalità per la raccolta delle domande di accoglienza, per la tempistica di assegnazione e quote di compartecipazione, e in relazione alle categorie di beneficiari e relativi requisiti di accesso.
All’interno del piano di ristrutturazione del welfare trentino (l.p. 27 luglio 2007, n. 13), la Provincia Autonoma di Trento ritiene che la necessità abitativa temporanea sia diminuita da parte degli stranieri in quanto gruppo sociale a sé e viceversa sia aumentata per altre tipologie di soggetti. Per questo, con la delibera della Giunta Provinciale n. 2071 del 3 settembre le attività alloggiative di ATAS onlus sono trasferite dalla l.p. 13/1990 (immigrazione) alla l.p. 31 ottobre 1983, n. 35 (stati di emarginazione), ampliando in tal modo le tipologie di utenza che possono accedere agli alloggi gestiti dall’Associazione, quali soggetti senza fissa dimora, donne vittime di violenza, genitori separati, e introducendo specifici criteri di accesso per ciascuna categoria.
ATAS onlus aderisce al Tavolo per l’inclusione sociale in favore delle persone in situazione di emarginazione promosso dal Comune di Trento e dalla Provincia di Trento.
In seguito all’emergenza dei richiedenti asilo provenienti da Lampedusa, ATAS onlus mette a disposizione 19 alloggi per un totale di 101 posti letto in diverse aree del territorio provinciale aderendo al programma di accoglienza dei richiedenti asilo a livello nazionale gestito dalla Protezione Civile e organizzando al proprio interno un ‘progetto speciale di accoglienza’, che offre servizi alloggiativi, mediazione dei conflitti, accompagnamento, educazione all'abitare, conoscenza del territorio e dei servizi. A livello provinciale è previsto un coordinamento regolare tra tutte le realtà che settorialmente si occupano dei richiedenti asilo: Cinformi, ATAS onlus, Centro Astalli, Caritas diocesana, Croce Rossa, Psicologi dei popoli, cooperativa Città Aperta.
Il progetto speciale di accoglienza dei richiedenti asilo prosegue per l'intero anno. Quasi la metà dei richiedenti asilo giunti in Trentino in seguito all'emergenza Nord-Africa continua ad essere ospite degli alloggi di ATAS onlus. L’Associazione destina quattro dei propri alloggi all’accoglienza dei genitori separati. A luglio prende avvio il progetto mi.casa, finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno attraverso il Fondo Europeo per l’Integrazione. Il progettovuole sostenere i migranti nell’accesso alla casa attraverso lo sviluppo della rete territoriale, di nuovi servizi e strumenti dedicati e l’organizzazione di incontri formativi e informativi.
Il risultato di questo processo storico è un’associazione riconosciuta a livello territoriale ed in continua crescita, oltre che un punto di riferimento provinciale e spesso anche nazionale per la risoluzione di problematiche relative all’immigrazione.